QUESTIONE DI TEMPO
E' tutta una questione di tempo, non è facile far coincidere il tempo che ho a disposizione per fare le visite alle arnie con le condizioni del tempo meteorologico.
Dopo aver bistrattato le famiglie orfane con irruzioni praticamente inutili mi ero imposta di non infastidirle più fino al 23 aprile. Ho visitato solamente le famiglie che avevano mantenuto le vecchie regine, visite di routine che non hanno evidenziato nulla di rilevante, buona importazione di nettare ma non tanto quanto mi auguravo, buona la covata, ma per mettere i melari occorreva aspettare, decisione rimandata di una settimana.
Ora la settimana è passata ed è passato anche il 23 aprile, ma i tempi non coincidono: ieri il "tempo meteo" non era proprio perfetto, il sole era velato c'era un pò di vento ma faceva caldo, e non avevo il "tempo crono" per controllare le famiglie. Oggi ho a disposizione tutto il "tempo crono" che mi serve, ma il "tempo meteo" è pessimo, temperatura bassa, un discreto vento e anche un pò di pioggia. Domani le previsioni promettono un miglioramento, ma non avrò il "tempo crono" e chissà quando riuscirò a far coincidere i due tempi. Speriamo che questo ritardo nei controlli non provochi ritardo nello sviluppo delle famiglie (dovrei aggiungere telai con fogli cerei per dare lo spazio necessario per crescere alle famiglie) e soprattutto che non provochi danni irreparabili quali sciamature naturali. Per non farmi prendere dall'ansia di sciamature incontrollate mi dico che sebbene le fioriture siano abbondanti (si stanno schiudendo i boccioli dell'acacia, la borragine è ancora molto visitata, il biancospino è nel pieno della fioritura e ci sono un sacco di fiorellini nei prati) il "tempo meteo" non concede mai giornate totalmente serene quindi le api non hanno modo di uscire a bottinare abbondantemente come in condizioni ottimali.
In questi giorni mi sono limitata ad osservare l'attività delle arnie da fuori, mi pare che ci sia un buon movimento davanti l'entrata di ciascuna arnia, l'unica che mi lascia perplessa è l'arnia n.12, quella che ho bistrattato di più, quella che è probabile che dopo la seconda divisione sia rimasta orfana.
Intanto dedico il tempo libero alla sistemazione del bosco che per fare questo non mi serve la combinazione meteo-crono. Devo tagliare un pò di rami troppo bassi, ripulire il sentiero da rami secchi, trovare la posizione ideale per nuove postazioni, organizzare in maniera giusta gli spazi per alloggiare nuove varietà di piante senza andare a intaccare troppo l'ambiente naturale....insomma ci sono da fare un sacco di cose per trasforamere quel bosco abbandonato nel giardino che ho nella mia testa, francamente temevo di non riuscire a farcela solo con le mie forze ma oggi sono più fiduciosa.